Visitare Amelia

Il piccolo paese di Amelia è uno dei più attraenti dell’Umbria, dato che raccoglie in un’unica località stili architettonici, che abbracciano diversi secoli di storia.
Amelia è una città molto antica, fondata nel dodicesimo secolo a.C., dal re Ameroe, da cui deriva l’attuale denominazione del paese. Le sue origini sono datate dagli scrittori e poeti romani, quali Plinio il Vecchio, Catone, che nelle Origines attesta anche che la fondazione di Amelia è del 1134 a.C., mentre Cicerone, nell’arringa “Pro Sexto Roscio Amerino”, ricorda le origini del nome della cittadina.
Nel primo secolo a.C., Amelia diventa municipio romano, conoscendo un periodo di prosperità, anche grazie alla sua collocazione strategica sulla Via Amerina, importante via di collegamento.
Il nucleo abitativo originario di Amelia è l’Acropoli, proprio per la naturale posizione di difesa nonché di controllo del territorio sottostante. Le mura, alte fino ad 8 metri e larghe fino a 3 metri,vengono innalzate nel terzo secolo e tutt’oggi circondano le antiche case medievali; anche la Porta principale è del terzo secolo ma, in parte, viene ricostruita nel 1800. Quando, invece, nel 1307 Amelia viene annessa al territorio della Chiesa, vengono edificate numerose chiese, tutte di pregiata lavorazione. Tra queste emerge la Chiesa dei S. Filippo e Giacomo, edificata nel 1287 e modificata nei secoli successivi, assumendo l’attuale stile tardo barocco. Anche la Chiesa d S. Agostino risale al quattordicesimo secolo. Presenta una facciata romanico-gotica, caratterizzata da numerosi affreschi di Francesco Appiani e da un imponente portale decorato da fregi e bassorilievi. All’interno, con un’unica navata, spiccano le forme barocche insieme alle numerose opere dei pittori Pomarancio e Polinori nonché un pregiato organo del 1841. Accanto alla chiesa viene costruito, nel 1492, ad opera del maestro Martino Tartaglia, un chiostro composto da un porticato e loggia superiore coperta da volte a vela che poggiano su colonne corinzie.
Il Duomo di Amelia viene costruito nel 872, sulla sommità della rocca, il “Sacrum Verticem”. Un incendio, nel 1629, lo distrugge del tutto, al punto tale che della struttura originaria rimane solo il campanile, ma, viene, poi, ricostruita completamente in forme barocche. Il duomo di Amelia custodisce numerose opere d’arte, quali le opere pittoriche di Zuccai, gli stendardi di origine turca, i sepolcri di Baldo e Bartolomeo Farrattini, le sculture di Agostino di Duccio, gli affreschi di Luigi Fontana, il sepolcro del vescovo Giovanni Geraldini e un crocifisso di legno risalente al 1600. Inoltre, all’interno del Duomo, si trova la colonna sulla quale sarebbe stata flagellata la martire Fermina. Un altro importante edificio di Amelia è la Chiesa di San Francesco, le cui origini risalgono al tredicesimo secolo, molto probabilmente dopo che San Francesco d’Assisi vi soggiornò, predicando in tutto il territorio dell’Amerino. Numerosi sono i rifacimenti avvenuti nel corso dei secoli, come la facciata, decorata con elementi romanico-gotici agli inizi del 1400, ed il campanile, riedificato, dopo un crollo avvenuto nel 1932. All’interno della chiesa si può ammirare la Cappella della famiglia Geraldini, del quindicesimo secolo. Questa famiglia può vantare tra i suoi membri Angelo Geraldini, Vescovo di Sessa, ed il nipote Alessandro Geraldini, noto sostenitore di Cristoforo Colombo nonché, divenuto vescovo del Nuovo Mondo, fondatore della diocesi di Santo Domingo. Il Convento Santissima Annunziata è una straordinaria abbazia del quindicesimo secolo al di fuori del paese di Amelia. La struttura è composta da un cortile e dalla chiesa, che custodisce, all’interno l’Annunciazione di Bruschi, da un chiostro, il Planetario, ed un Presepe Permanente in gesso firmato dallo spagnolo Juan Marì Oliva. La sede del Ex collegio Boccalini ospita il museo archeologico e la pinacoteca, dove sono racchiusi importanti reperti di epoca romana e medioevali. Si evidenziano il “Thesaurus”, cioè una cassa di marmo per le offerte, sarcofagi, epigrafi, fregi con iscrizioni, cippi funerari e ritratti a tutto tondo.
Oltre alla chiese, tra gli edifici più prestigiosi emergono anche i palazzi gentilizi, come il Palazzo Farrattini, della metà del sesto secolo; il Palazzo Petrignani, del settimo secolo; il Palazzo Nacci, del quinto secolo ed il Palazzo comunale, che, invece, risale al diciassettesimo secolo.

Amelia sigla provincia TR, regione Umbria.



Partecipa anche tu alla guida: SCRIVI UNA RECENSIONE sulla località