Visitare Giardini Naxos

Giardini-Naxos fu fondata dai Calcidesi dell'Eubea condotti da Tùcles nel 735 a.C. Il suo nome deriva dal siciliano Giardini, che significa agrumeti, mentre Naxos si riferisce alla prima colonia greca qui fondata.
Nel periodo greco Naxos ebbe una certa preminenza religiosa sulle altre colonie perchè qui fu costruita l'ara di Apollo Archegetes, dio protettore della colonizzazione greca in Sicilia. Successivamente, nel 403 a.C., si schierò contro Siracusa parteggiando per Atene e fu distrutta da Dionisio I riducendosi a una piccola colonia senza importanza.
Oggi Giardini Naxos è un centro balneare tra i più rinomati del litorale ionico nelle vicinanze di Taormina.
La città conserva ancora numerose testimonianze del suo passato, da visitare è la chiesa di Santa Maria Raccomandata edificata nei primi del XVIII secolo e successivamente ricostruita. Conserva al suo interno un fonte battesimale in marmo del 1703, una statua lignea della Madonna del XIX secolo, di scuola napoletana del Bottigliero, ed una tavola dipinta del 1573 che rappresenta la Madonna di Porto Salvo con Bambino e ai lati San Francesco di Paola e Sant’Agata con la palma del martirio in mano.
Il Castello di Schisò ha origini molto antiche, alcuni studiosi ritengono che la sua costruzione possa risalire al 1100. Faceva parte di un sistema difensivo, ha una pianta quadrata con quattro torri circolari agli angoli ed è circondato da un giardino. Un tempo incorporava la chiesa di S.Pantaleo ed era collegato per mezzo di cunicoli alla Torre Vignazza, altro elemento difensivo della zona. Nelle vicinanze è situato un fortino che risale al XVII-XVIII che ospita il museo.
Molto interessante da visitare è l'area archeologica di Naxos, nella quale si trovano alcune tombe dell'età del Bronzo, un'area sacra con i resti di un tempio del V secolo a.C, due fornaci laterizie risalenti alla prima metà del VI secolo a.C. una per la fabbricazione delle tegole e una per vasi. Altri scavi hanno rivelato la presenza nella zone di abitati del Neolitico e dell'età del Bronzo. Si trovano nell'area, ancora, tracce delle antiche mura del VI secolo a.C., costruite con grandi blocchi poligonali irregolari di pietra lavica. Il tratto di mura che si rivolge verso il mare è aperto da due porte, in prossimità di una delle quali si trova un bastione che costituiva il themenos o area sacra di una divinità, forse si trattava di Afrodite.

>> Da vedere
Il Museo di Naxos raccoglie i reperti archeologici ritrovati nella zona. Comprendono materiali preistorici che attestano la frequentazione del sito già in periodo neolitico, e molti altri materiali riferibili alle varie fasi della vita della città, partendo da quella greco-arcaica, sino a quella tardo-romana e bizantina.

>> Da vedere
Le Gole dell'Alcantara distano da Giardini Naxos circa km 14, si tratta di una gola di prismi basaltici nella quale passa il fiume Alcantara. Questo fenomeno naturale è nato grazie ad una colata lavica che verso il 2400 a.C riempì l'intera vallata del fiume Alcantara, successivi movimenti tellurici hanno prodotto una crepa longitudinale lunga circa 500 metri, profonda 70 e larga 5, che acquistò le sembianze di una gola. In seguito le acque che si raccoglievano nel bacino che alimenta il fiume Alcantara cominciarono a fluire attraverso la fessura, da cui derivò il nome Gole dell'Alcantara. L'azione erosiva delle acque, nel corso del tempo, hanno levigato le pareti della gola fino a produrre un'effetto di lucido brillante che si può ammirare solo sotto la luce del sole.

Giardini Naxos sigla provincia CT, regione Sicilia.



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