Visitare Sabbioneta

Il territorio dove si erige l’attuale cittadina di Sabbioneta è stato protagonista del ritrovamento di rilevanti reperti archeologici. Simili testimonianze, indubbiamente, attestano che l’intera zona, non soltanto quella circoscritta all’antico paese di “Sabulonetam”, era già abitata dall’età del Bronzo.
La storia di questo piccolo borgo è piuttosto movimentata, in quanto, nel corso di pochi secoli, Sabbioneta transita da una sovranità ad un’altra. Da Contea rurale della famiglia Persico nell’undicesimo secolo, passò alle dipendenze del Comune di Cremona. Successivamente fu conquistata dai Gonzaga, dai Visconti di Milano ed infine, verso la metà del XV secolo, torna definitivamente ai Gonzaga di Mantova.
Qui ha inizio per Sabbioneta un fiorente periodo che la trasformerà in un fervido centro culturale ed artistico, soprattutto grazie a Luigi Gonzaga ed al figlio Vespasiano, che, nel secolo XVI, iniziano l’opera di fortificazione ed ampliamento del borgo, costruendo importanti edifici come il Teatro Olimpico, capolavoro dell’architetto Vincenzo Scamozzi (1588), con pianta rettangolare, gradinate in legno che conducono ad una loggia semicircolare, abitata da statue di divinità pagane.
L’architettura di Sabbioneta e le costruzioni più significative ruota intorno a due piazze principali.
La prima è Piazza d'Armi, altrimenti detta piazza del castello. Difatti, in direzione ovest sorgeva l'antica Roccaforte, oggi completamente distrutta, in cui Vespasiano aveva ricavato la sua villa. In particolare, il palazzo del Giardino, abitazione del principe, detta anche “Casino del Duca”, ha una struttura tipica delle ville suburbane. Si mostra semplice negli esterni, impreziosito soltanto da un cornicione di legno, e fortemente arricchito nell’arredo interno, con stucchi ed affreschi sontuosi, attribuiti a Bernardino Campi ed agli allievi di Giulio Romano.
Sul retro del palazzo si apriva il nobile giardino all'italiana con fontane e padiglioni. Attraverso un piccolo cavalcavia, è possibile arrivare alla Galleria degli Antichi, cioè un lungo corridoio che chiude la parte orientale della piazza. Questi luoghi custodivano una collezione di marmi di epoca classica, di cui Vespasiano Gonzaga era appassionato.
Originariamente Piazza d'Armi aveva una forma poligonale, dove, mentre gli altri lati sono chiusi dagli edifici, uno solo di essi si apre su via Giulia. Anticamente, proprio al centro del lato aperto su via Giulia, era collocata la colonna con la statua romana della dea Pallade-Atena, posta a segnalare il centro ideale della città. Attualmente, la statua è stata spostata al centro della piazza.
L’altra piazza è Piazza Ducale, oggi Piazza Garibaldi, in contrapposizione con Piazza d'Armi, dato che nella prima si svolgeva la vita pubblica del signore, mentre la seconda ne custodiva la vita privata.
Piazza Ducale ha una forma rettangolare sulla quale affacciano tre importanti costruzioni. La prima è il palazzo Ducale, sede dell’attività politica ed amministrativa. Esso ha un portico a cinque archi, sopraelevato rispetto al livello della piazza, sul quale si innalza una facciata di marmo; gli interni sono caratterizzati da soffitti di legno a cassettoni intagliati e pregiati affreschi, di Bernardino Campi, Fornaretto Mantovano, Cavalli e Pesenti. All’interno si trova anche la galleria degli Antenati dove sono custoditi i ritratti del Gonzaga.
In via Pesenti, poco lontano dalla Piazza, c’è il Museo d’Arte sacra dove si trova il tesoro dei Gonzaga, composto da abiti antichi, argenterie, manoscritti ed un organo portativo del ‘500.
Alle spalle del Palazzo Ducale viene costruita nel 1586, come cappella privata di Vespasiano, la bellissima chiesa dell’Incoronata. Al suo interno, ornato dalla cupola e da un loggiato affrescato, c’è il Mausoleo di Vespasiano Gonzaga e la sua fiera statua in bronzo, eseguita nel 1588 da Leoni.
Nella parte opposta della piazza, sorge il Palazzo della Ragione, abitazione del vicario generale, massima autorità dopo il principe. A nord, invece, si trova la Chiesa di Santa Maria Assunta, duomo della città, che, con un’unica navata interna, si mostra all’esterno con decorazioni marmoree di colore bianco e rosa.
La zona residenziale, invece, si sviluppa tutta attorno alle due piazze. Questa parte, nel corso del secoli, ha subito maggiori trasformazioni estetiche fino ad assumere l' odierno aspetto settecentesco.
Da non perdere: il piccolo borgo di Villa Pasquali, sito a 2 km circa da Sabbioneta, importante per la Parrocchiale tardo-barocca di Bibbiena, datata tra il 1765 ed il 1784.

Sabbioneta sigla provincia MN, regione Lombardia.



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