Visitare Stupinigi

A circa 10 Km da Torino, si trova l’incantevole località di Stupinigi, che deve la propria fama alla più celebre residenza di caccia dei Savoia: la Palazzina Reale.
In realtà, non si tratta di una modesta “palazzina”, ma di un edificio Stupinigidi notevoli dimensioni, composto da 137 camere e 17 gallerie, per una superficie totale di 31.000 mq, mentre il parco, all'interno del quale è collocato, si estende per oltre 155.000 mq,
Nel 1729, il re Vittorio Amedeo II incarica l’architetto Filippo Juvarra di occuparsi della progettazione di questa residenza. Quest’ultimo, però, non fu l’unico ideatore della Palazzina.
Difatti, i lavori ebbero inizio verso la fine del regno di Vittorio Amedeo II e si protrassero per tutto il XVIII secolo, durante il regno di Carlo Emanuele III e Vittorio Amedeo III, pertanto, diversi architetti, quali Giovanni Tommaso Prunotto, Ignazio Birago di Borgaro, Benedetto Alfieri e Ignazio Bertola, presero parte alla sua realizzazione.
La Palazzina, progettata come residenza di caccia della famiglia reale, (eloquente, a tal proposito è la statua del cervo posta sul tetto del salone), presenta una pianta a quattro bracci, detti a croce di Sant'Andrea, che, collegati tra loro da gallerie, racchiudono al centro un sontuoso salone ellittico, decorato da una sequenza di affreschi e tele pregiate, che raffigurano scene di caccia al cervo. Il tutto è illuminato da un enorme lampadario in bronzo e cristallo, del 1773. La restante parte dell’edificio è diviso in vari appartamenti, che conservano le proprie denominazioni storiche.
L’arredo degli appartamenti è affidato all’intervento di numerosi artisti, quali decoratori, stipettai e artigiani, che, nel corso degli anni, arricchiscono ed impreziosiscono l'edificio con le decorazioni pittoriche dei veneziani Giuseppe e Domenico Valeriani e del viennese Christano Wehrlin. Tra i manufatti più pregiati si evidenziano quelli di Giuseppe Maria Bonzanico, di Pietro Piffetti, mentre scrivanie, tavolini, divani e sgabelli sono da attribuirsi a Luigi Prinotto.
La Palazzina è stata teatro di importanti avvenimenti, tra i quali l’unione nel 1773 tra la Principessa di Savoia Maria Teresa ed il conte d'Artois Filippo, principe reale di Francia, futuro Carlo X; il matrimonio, nel 1791, tra Maria Carola, figlia di Vittorio Amedeo III e Antonio Clemente, re di Sassonia; nel 1842 vennero celebrate le nozze di Vittorio Emanuele II con Maria Adelaide d'Asburgo Lorena Austria; in ultimo, nel 1867, il matrimonio di Amedeo di Savoia duca d'Aosta con Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna.
I Savoia vi abitano fino al 1919, anno in cui l’intero edificio, le cascine ed il parco diventano proprietà dello stato. Da quel momento, la Palazzina di Stupinigi si trasforma in un importante Museo di Arte, dove si possono apprezzare veri e propri capolavori in legni pregiati, intarsiati in avorio con ornati in bronzo dorato, provenienti da tutto il Piemonte.
Infatti, nelle sale, oltre agli arredi originali, sono custoditi mobili, quadri e oggetti vari, provenienti da altre residenze sabaude, quali i castelli di Venaria Reale e di Rivoli. Sono esposti, inoltre, diversi quadri tra cui i ritratti sabaudi e delle alleanze di famiglia provenienti per la maggior parte dal vicino castello di Moncalieri ed i pastelli di Jean-Etienne Liotard, eseguiti per i Borbone di Parma, provenienti dal Castello di Colorno.

Stupinigi sigla provincia TO, regione Piemonte.



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