Visitare Messina

La collocazione geografica di Messina, tra i Monti Peloritani ed il mare al centro di un’importante via di collegamento con la penisola, ne ha favorito lo sviluppo come città commerciale. Messina viene abitata già a partire dalla seconda metà dell’ottavo secolo a. C., col nome di Zancle, dal popolo dei Calcidesi, che ne gettano le fondamenta. Il suo sviluppo cresce con gli Svevi e gli Aragonesi.
L’architettura storica di Messina, purtroppo, ha subito numerosi rifacimenti, al punto tale che varie opere sono state del tutto ricostruite. Infatti, Messina è stata oggetto di numerosi interventi di ricostruzione a causa del terremoto del 1908, che l'aveva quasi completamente distrutta, così come, nei secoli passati, aveva fatto il terremoto del 1783 e altri ancora in precedenza.
Il Duomo è uno degli edifici ricostruiti a seguito del terremoto del 1908 e dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Viene costruito nel dodicesimo secolo per volere di Ruggero II, ma dell’originaria costruzione normanna, restano i tre portali, nella parte bassa della facciata, di cui, solo il portale centrale è ampiamente decorato con sculture e marmi. Sul lato destro, si eleva un campanile, arricchito da quattro piani di finestre e da un orologio astronomico. L'interno ha tre ordini di navate, sormontate da archi a ogiva e da un soffitto ligneo. Alcune parti della chiesa sono state sostituite con copie, come, ad esempio, il pulpito e il baldacchino dell'altare maggiore. Importanti sono anche le statue dell'Apostolato e la statua del Battista, di Gagini. Al centro di piazza del Duomo, è collocata la Fontana di Orione, del sedicesimo secolo, dedicata al gigante Orione, che la leggenda vuole come il fondatore della città. In cima alla fontana, si eleva proprio la figura di Orione, unitamente allo stemma della città e al cane Sirio, mentre, sui bordi della fontana ci sono tre gruppi di statue in marmo, identificate con le figure simboliche dei fiumi Nilo, Tevere, Ebro e Camaro. Altra fontana storica di Messina è quella del Nettuno, del 1557. La Fontana del Nettuno, sita in Piazza dell'Unità d'Italia, di fronte al Palazzo del Governo, originariamente era rivolta verso le mura spagnole, solo successivamente ha assunto la posizione attuale.
In piazza Catalani, si trova la Chiesa di S.S. Annunziata dei Catalani, che risale al 1200 e precisamente, al regno di Guglielmo il Buono. La chiesa, antica sede della Confraternita dei mercanti catalani, ha uno stile marcatamente arabo, perfettamente visibile nella decorazione esterna e nei i prospetti laterali, coperti da una piccola cupola retta da colonnine. All'interno, l’ambiente è diviso in tre navate, dalle cui colonne si elevano volte a botte e a crociera. Della struttura originaria restano soltanto la cupola, il transetto e l'abside. Sempre in Piazza Catalani, invece, è possibile ammirare il monumento dedicato a Don Giovanni d'Austria, principe spagnolo e comandante della flotta navale della Lega Santa, che batté i Turchi nella battaglia di Lepanto del 1571. La Chiesa di San Giovanni di Malta, risalente alla fine del 1500, conserva, all’interno le reliquie del martire messinese Placido e dei fratelli Eutichio ed il sepolcro dello scienziato Francesco Maurolico. La Chiesa di S. Maria Alemanna o degli Alemanni, viene costruita nel dodicesimo secolo da maestranze tedesche, su commissione dei Cavalieri Teutonici, gli Alemanni. Andata completamente distrutta, priva del tetto e della facciata, fu oggetto di una delicata opera di restauro, che le ha restituito l'aspetto originario.

Messina sigla provincia ME, regione Sicilia.



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